Page 25 - Amici ci Paco n.62 | 2016
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utile associarlo a un rinforzo positivo, come per zampe”, Piero Bianchi, famoso veterinario e giornalista, ci spiega in questo interessantissimo manuale, scritto con un linguaggio facile e suddiviso per argomenti per renderne facile la consultazione,
esempio una carezza, una parola di lode o un bocconcino appetitoso. Per educare il giovane
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cane a seguirci, invece, ci si può piegare sulle iniziative di sensibilizzazione, e aiuti concreti agli animali abbandonati o Acmqaulitsrtatntadtoi,qautetrsatovelribsoroilasiuotsiteagnncoheaituriifluFgionchdeo lAi maciciodlgioPnaoc.o.
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la convivenza con un
appartenente alla
ginocchia qualche metro più avanti, chiamare16,00 euro
l’animale battendo le mani e tirare leggermente
il guinzaglio: nel momento in cui il cucciolo arriva, occorre sempre grati care il suo comportamento, dimostrandogli così che apprezziamo la sua risposta positiva. E’ indispen- sabile abituare il cane n da giovane a seguirci: molto spes- so, infatti, capita che sia il padrone ad andare dove vuole l’animale. In questi casi è doveroso fargli capire subito che il suo atteggiamento non è corretto: nel momento in cui pren- de l’iniziativa superandoci, bisogna immediatamente inver- tire la rotta, dandogli nel contempo un comando verbale e un piccolo strattone con il guinzaglio.
Per quel che riguarda i collari (che sono fatti di metallo, cuo- io, stoffa o nylon, a seconda dei modelli), vanno ovviamente applicati intorno al collo. La distanza ideale tra collo e col- lare è quella che permette di farvi passare agevolmente un dito. Per un giovane cane conviene magari acquistare un collare più grande, da regolare poi via via nel corso della sua crescita. Il principale problema legato ai collari riguarda la trazione esercitata sul collo e sulle strutture anatomiche in esso contenute (in particolare su laringe, trachea e verte- bre cervicali, ma anche sui vasi e sui nervi che attraversano il collo) nel momento in cui l’animale assume l’abitudine di tirare al guinzaglio. I collari a punte, a strangolo, a semi- strangolo o a cavezza sono tutti strumenti particolari o pro- fessionali (che possono trovare giusti cazione d’impiego in
Dopo l'appello pubblicato sul numero 44 di Amici di Paco molti sostenitori hanno voluto mandarci il loro contributo per aiutare i cani di Luigi Hary, che ora sono ospitati da Cosetta, al rifugio I Fratelli Minori di Olbia, dove però ci sono già 700 cani. Un impe- gno immane, che cerchiamo di alleviare almeno economicamente. Alcuni dei cani di Luigi Hary hanno trovato famiglia. Gli altri non possono restare in gabbia. Sono cani abituati all'affetto degli umani, e anche ora che Luigi non c'è più hanno bisogno di conti- nuare a riceverlo.
Vi invitiamo a visitare il sito dei Fratelli Minori di Olbia (www.lida- olbia.it) per conoscere direttamente la storia dei cani di Luigi Hary che, o adottandoli o inviando un contributo, potrete aiutare. Se volete che siamo noi a continuare a farlo come abbiamo già fatto, unendo gli sforzi di tutti per acquistare medicinali e tutto quanto
Da uno dei più noti veterinari italiani, un manuale utilissimo
e pratico “per affrontare nel migliore dei modi la convivenza con un appartenente alla specie canina”.
Dopo il successo dei suoi precedenti libri “Storie di cani, di gatti e di altri animali”, “Animali fantastici tra sogno e realtà” e “Pazienti a 4
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PIERO BIANCHI
La notte porta cani, gatti e... conigli
I nuovi racconti
del veterinario-scrittore autore di Storie di cani, di gatti e atri animali
e Pazienti a 4 zampe.
tutto quanto c’è da sapere sul migliore amico dell’uomo.
Un piccolo trattato di “gestione domestica”: dall’anatomia, all’alimentazione, alle cure, alla comprensione dei più comuni sintomi, il libro affronta tutti gli aspetti della natura e delle esigenze del cane, aiutandoci a garantirgli una vita sana e felice.
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Il ricavato dei libri di Paco Editore contribuisce ad aiutare
il Fondo Amici di Paco, associazione nazionale senza fini di lucro
nata per promuovere e sostenere attività a tutela dei cani e dei gatti
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Picco
specie canina
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PIERO BIANCHI
Per affrontare
nel migliore dei modi la convivenza con un appartenente alla specie felina
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ATTENZIONE AI BOCCONI AVVELENATI
PURTROPPO IL PROBLEMA RIGUARDA TUTTA L’ITALIA. TENETE SEMPRE D’OCCHIO I VOSTRI CANI E NON ABBIATE PAURA A FARE DENUNCIA
Non vorremmo mai parlarne per non creare una qualche forma di emulazione, però i dati diffusi dal Centro Nazionale dell’Istituto Zooprofilattico Sperimen- tale di Lazio e Toscana rilevano che gli avvelenamenti sono un fenomeno dav- vero preoccupante. Oltretutto si tratta di dati non corrispondenti alla realtà, perché in molti casi gli avvelenamenti non vengono nemmeno segnalati, per paura, indifferenza, ignoranza della legge.
L’Ordinanza Ministeriale del 10 febbraio 2012 (attualmente in attesa di pro- roga per il 2016) stabilisce che il proprietario di un animale avvelenato deb- ba fare segnalazione alle autorità tramite il veterinario, il quale ha l’obbligo di segnalare il caso al sindaco e al Servizio Veterinario di zona e inviare il corpo del cane all’Istituto Zooprofilattico. Se l’autopsia conferma l’avvelenamento, l’Istituto Zooprofilattico deve comunicarlo al sindaco, alla Procura e alla ASL. Il sindaco dovrà provvedere alla bonifica immediata dell’area in cui sono stati rinvenuti i bocconi avvelenati, apporre cartelli indicanti il pericolo, intensificare i controlli e aprire un’indagine. La legge c’è, basta applicarla.
Continuiamo ad aiutare i cani di Hary
Dopo la scomparsa di Hary i suoi cani hanno ancora bisogno del nostro aiuto
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PIERO BIANCHI
PAZIENTI A 4 ZAMPE
Piero Bianchi, medico veterina- rio e collaboratore di note testa- te giornalistiche, è l’autore di 6 libri pubblicati da Paco Editore. Svolge la sua attività professio- nale a Milano.
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Foto di Diana Lanciotti
P I E R O B I A N C H I Piccolo manuale del
P I E R O B I A N C H I Piccolo manuale del
particolari circostanze, in quanto ogni caso è un caso a sé stante e va quindi inquadrato e valutato singolarmente af- dandosi, in caso di bisogno, a un esperto del settore), ma nel cane molto giovane non trovano di solito – salvo situa- zioni particolari – giusti cazioni d’impiego.
Diverso, invece, è il caso della pettorina, che serve per le- gare in maniera salda il nostro amico a quattro zampe nella zona anatomica compresa tra petto e anchi. Per certi versi più sicura e confortevole, consente spesso a chi conduce l’animale di esercitare un più ef cace controllo su di esso, che dal canto suo ha sicuramente anche l’agio di muoversi meglio. Attenzione, però, che non sia troppo stretta e che conceda a chi la indossa quella libertà di movimento neces- saria, senza causare – specie nei cuccioli di taglia grande - problemi all’articolazione della spalla.
“Direi che è tutto chiaro, dottore: come sempre è stato mol- to esaustivo. Nel corso del nostro prossimo incontro per la vaccinazione successiva, le farò conoscere senz’altro l’esito di queste nostre prime esperienze all’aria aperta. Per il mo- mento grazie!” e così dicendo mi salutò, molto compiaciuta del suo nuovo beniamino con la coda, che con la sua pre- senza aveva contribuito ad aumentare la sua già numerosa
famiglia. dr. Piero M. Bianchi medico veterinario
serve per aiutare Cosetta e i suoi ad af- frontare questo ulteriore impegno, po- tete inviare un vostro contributo come indicato qui sotto. Grazie per il vostro prezioso sostegno.
Per aiutarci a continuare ad aiutare i cani di Luigi Hary potete inviarci un contributo, specificando “Per i cani di Hary” C/C BancoPosta n°15085251
C/C Bancario: IT 44 P 05034 54463 000 00 00 45840 Banca Popolare di Verona - Ag. Desenzano del Garda intestati al Fondo Amici di Paco.
Grazie al vostro aiuto potremo acquistare altri medicinali, antiparassitari e cibo per sostenerli.
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Nadia Cerri