Per il quarto anno il Fondo Amici di Paco promuove la campagna contro gli acquisti natalizi di cani o di gatti che, finita la novità, rischiano di essere abbandonati la prossima estate.

Ogni anno 150.000 cani vengono abbandonati per strada (sugli abbandoni dei gatti non esistono rilevazioni precise) e ben 4.000 incidenti stradali sono causati ogni anno da randagi.
Vittime di un gesto vile com’è l’abbandono sono spesso cagnini o gattini regalati in occasione del Natale, magari fatti trovare come tanti bei regali infiocchettati sotto l’albero. Ma se l’adozione o l’acquisto non sono fatti con la consapevolezza che il “possesso” di un cane, o di un gatto, è un impegno che comporta serie responsabilità e precisi doveri (non solo in termini di salute e cibo, ma anche di affetto e tempo da dedicargli), presto il cane, o il gatto, diventa una presenza scomoda e ingombrante. Ed è il candidato ideale all’abbandono.

«A fianco della nostra campagna contro l’abbandono che promuoviamo ogni anno con l’arrivo dell’estate, da alcuni anni abbiamo deciso di fare, sotto Natale, una campagna che parta più “a monte”. Dal momento, cioè, della decisione di acquistare o comunque adottare un cane», afferma Diana Lanciotti, vicepresidente del Fondo Amici di Paco. «Il rischio è che per Natale si riproponga l’ondata di richieste di cuccioli, magari perché il pupo li ha visti in tv e vuole proprio quelli. Purtroppo alcune trasmissioni televisive, con il lodevole intento di trovare casa a cani abbandonati, inducono però troppe persone ad adottare un cane sulla spinta di una temporanea e breve emozione. Ma quante di queste persone, che si commuovono vedendo il cagnolino che fa pipì nello studio televisivo, avevano già in mente di adottare un cane? Quante di queste persone si rendono conto che quella pozzangherina lasciata sul pavimento di uno studio televisivo poi, in casa propria, diventerà un lago, a volte un fiume inarrestabile, per alcuni mesi? E quanti faranno i conti con la crescita di quel piccolo peluche e col fatto che, non essendo invece un peluche, avrà precise esigenze di spazio, vitto, cure e coccole? Sappiamo come l’impatto della tv sia forte sui bambini e sappiamo che anche i cani sono soggetti alle mode. E saranno proprio queste adozioni natalizie, frutto di un “atto d’impulso”, a trasformarsi in abbandoni estivi. Così per le strade troveremo tanti cuccioloni, diventati ormai troppo grandi per suscitare l’indulgente tenerezza di quando erano dei botoli di pochi chili, diventati ormai troppo ingombranti o bisognosi di cure e attenzioni per la sopportazione di tante mamme che a Natale avevano ceduto ai capricci dei figli. Noi stessi, con Paco, siamo arrivati a farci qualche scrupolo, da quando abbiamo scoperto che quando i bambini lo vedono in tv a recitare per lo spot contro l’abbandono vorrebbero “un Paco”, proprio quel “simpatico cagnino” che in tv dice: “Non abbandonare il tuo cane. Lui non ti abbandonerebbe mai”. E poi non ci stancheremo mai di sottolineare l’errore di lasciarsi affascinare da questa o quest’altra razza per motivi estetici o di moda. Ci sono razze non facili, non sempre adatte ai bambini: o per la taglia, che richiede spazio e movimento, o per il carattere nervoso e poco docile. Non regalate un cucciolo a un bambino piccolo se questo ha bisogno semplicemente di un giocattolo. Un cane è un cane, non un giocattolo.»

La campagna “Non siamo giocattoli”, oltre che sulla rivista “Amici di Paco” (che può essere richiesta al Fondo Amici di Paco, tel. 030 9914568), verrà pubblicata per il terzo anno gratuitamente dalle testate che aderiranno all’iniziativa del Fondo Amici di Paco.

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