Ieri la Commissione incaricata di modificare l’ordinanza Sirchia sui cani
“potenzialmente pericolosi” si è riunita per la seconda volta. Ieri sera i
tg hanno dato notizia delle decisioni prese.
Siamo stati tutti felici di apprendere che l’elenco delle razze era stato
ridotto a 12 ed eravamo pronti ad applaudire l’operato della commissione,
quando apprendiamo che si sta per introdurre una norma peggiorativa che
obbliga alla museruola i cani che superano i 30 cm al garrese.
Vuol dire una buona maggioranza di cani: infatti al disotto dei 30 cm al garrese ci sono
solo le razze nane.
Temo che se una decisione del genere fosse firmata dal ministro (non risulta
che l’abbia ancora fatto) si rischierebbe una sollevazione popolare. Non vi
dico i commenti indignati e increduli che stiamo ricevendo da ieri sera.
Certa perciò di interpretare i pareri di tutti voi che ci seguite e
sostenete, ho immediatamente scritto al Ministro Sirchia evidenziandogli
l’incongruità di una misura che sarebbe ancora più restrittiva di quella che
si sta per abrogare e pregandolo di non incorrere nell’errore in cui sono
incorsi i tecnici della commissione.
Se volete copiare la lettera che leggete sotto e sottoscriverla, potete
inviarla per e-mail alla segreteria del Ministro:
g.baldocchi@sanita.itDesenzano, 18 ottobre 2003
Oggetto: revisione ordinanza “cani potenzialmente pericolosi”
Egregio Ministro Sirchia,
ho letto sui quotidiani di oggi le modifiche che la commissione si appresta ad apportare all’Ordinanza sui cani “potenzialmente pericolosi”.
Con piacere vedo che le razze “incriminate” sono state ridotte a 12 e questa mi sembra un’ottima decisione. Però proseguendo nella lettura vedo che quello che sembrava un miglioramento rischia di tradursi in un peggioramento. Infatti ora si parla di obbligo di guinzaglio e museruola per i cani di taglia superiore ai 30 cm al garrese. E cioè la stragrande maggioranza dei cani, di razza o non.
Ne cito alcuni, i più noti e diffusi:
Pastore Tedesco, Pastore Belga, Pastore delle Brie, Pastore dei Pirenei, Bovaro delle Fiandre, Pastore Bergamasco, Pastore Maremmano, Bobtail, Bearded Collie, Pastore Scozzese, Boxer, Dobermann, Rottweiler, Schnauzer, Alano, Leonberger, Cao de Agua, Dogue de Bordeaux, Cane da Montagna dei Pirenei, Mastino Napoletano, Pinscher, Bovaro del Bernese, Grande Bovaro Svizzero, San Bernardo, Terranova, Alaskan Malamute, Siberian Husky, Bulldog, Samoiedo, Fox Terrier, Airedale Terrier, Kerry Blue Terrier, Beagle, Bassethound, Dalmata, Border Collie, Chow-Chow, Cavalier King Charles, Barbone, *censored*er, Carlino, tutti i Levrieri e tutti i cani da caccia che non elenco perché sono tantissimi (Segugi, Pointer, Setter, Bracco, Spinone, ecc.), mentre sono… al pelo cani come il Volpino, il Maltese, il Bolognese, il Bichon Frisé, per dirne solo alcuni, che oscillano intorno ai 30 cm.
E poi ci sono le migliaia di meticci (cioè incroci), spesso con storie di abbandono alle spalle e salvati dai canili, che oltre ad avere la sfortuna di essere nati “bastardi” dovranno pregare Dio che non li faccia crescere oltre i fatidici 30 cm al garrese. Pena l’abbandono, perché si sa che i bastardini sono i primi a essere gettati via come scarpe vecchie.
Insomma, se l’ordinanza venisse modificata in questi termini, si salverebbero dalla tortura della museruola solo i cani di taglia nana.
Anche il mio Paco (40 cm al garrese) un cagnolino salvato dalla strada e dal canile, diventato da anni il simbolo dei cani abbandonati che aiuta i suoi simili meno fortunati di lui, il beniamino di migliaia di bambini e adulti, protagonista di due libri (uno utilizzato nelle scuole come testo di narrativa per insegnare ai ragazzi l’amore e il rispetto per gli animali), che viene invitato nelle scuole come testimonial di bontà, anche lui, lui che non ha mai fatto nulla di male, ma tanto di bene, anche lui dovrà portare la museruola.
Lui che ha quasi 13 anni, non è un campione di salute, è cardiopatico e, insieme a me, trova giovamento nelle sue passeggiatine fuori casa. Lui, io e milioni di altri italiani per i quali, senza esagerazione alcuna, senza fanatismi, il cane è un membro della famiglia a tutti gli effetti.
L’impressione che se ne trae è che della revisione si stia occupando chi non ha la fortuna di condividere la propria vita con un cane e si perde le opportunità di godere dell’amore fedele e intelligente che arricchisce, oltre al cuore, la mente umana.
No, non posso credere che volendo migliorare le cose si rischi di peggiorarle.
Approviamo in pieno la volontà di salvaguardare l’incolumità pubblica, ma siamo decisamente contrari a qualsiasi azione che generalizzi e punisca indiscriminatamente e immotivatamente la grande maggioranza dei cittadini proprietari di cani pacifici. Sosterremo invece qualsiasi iniziativa atta a penalizzare i comportamenti incivili e irresponsabili.
E’ vero che alcuni proprietari di cani sono maleducati o irresponsabili (ma lo sono non perché hanno i cani, lo sono e basta) e fanno ricadere sui propri cani la colpa della propria inciviltà. Però, da qui a generalizzare e obbligare quasi tutti i cani a “indossare” uno strumento di tortura qual è la museruola, il passo dovrebbe essere molto ma molto lungo.
Premesso che l’uso del guinzaglio nei centri abitati è da ritenersi una forma irrinunciabile di sicurezza anche e soprattutto nei riguardi del cane stesso, l’uso della museruola è invece quanto di più crudele, contro natura e coercitivo si possa comminare nei riguardi di esseri che si rapportano al mondo attraverso il fiuto.
Mettere la museruola a un cane significa annullarlo e, al contrario di quanto si pensa, farlo diventare aggressivo. Infatti togliergli la possibilità di potersi difendere da qualsiasi tipo di attacco, neutralizzando la sua unica difesa, lo porta senz’altro ad accumulare frustrazione che sfocia in aggressività.
L’indole mordace non è assolutamente legata alla mole. Infatti i cani di taglia grande e gigante sono spesso animali pacifici e privi di tendenze mordaci, al contrario di cagnetti di piccola taglia che però, essendo piccoli, sono facili da controllare e quindi a loro volta non necessitano di museruola
“Il principio dell’altezza misurata al garrese rischia di penalizzare cani di grandi dimensioni e niente affatto pericolosi. È il caso di levrieri, terranova, alani, pastori tedeschi. Solo in presenza di patologie, o se addestrati per aggredire, questi animali diventano a rischio”. Sono le dichiarazioni rilasciate dal noto etologo Danilo Mainardi, che dice ancora: “Da secoli i cani circolano liberamente. A me pare che la soluzione non stia nella museruola, ma nel far rispettare la legge e nel contrastare la selezione dei cani per il combattimento. Bisognerebbe intervenire sugli allevamenti. Il bulldog è l’esempio più confortante: da quando si è smesso di utilizzarlo per affrontare i tori, è diventato un pacioso cane da compagnia”.
Forse a qualcuno parlare di cani potrà sembrare futile o eccessivo, ma mi creda che così non è per i milioni di italiani che ogni giorno traggono motivo di gioia e affetto dalla compagnia del proprio “migliore amico”. Che, checché abbiano voluto farci credere negli ultimi mesi certi giornalisti, rimane sempre un essere straordinario, sul cui amore e sulla cui fedeltà possiamo contare da 15.000 anni, senza pause per ferie o sciopero.
A nome di questi cittadini che amano e rispettano i cani ma anche il loro prossimo, La invitiamo perciò a non firmare la norma che stabilisce l’obbligo di museruola, in quanto non risolutivo ma anzi peggiorativo del problema dell’aggressività canina, che non dipende dalla taglia o dalla razza, ma dall’educazione e dal contesto in cui il cane è costretto a vivere.
Da parte nostra garantiamo l’impegno del Fondo Amici di Paco nel far leva sul senso civico e sull’educazione dei possessori di cani, affinché la convivenza con gli altri cittadini sia sempre improntata al massimo rispetto.
La ringrazio e, augurandoLe buon lavoro, La saluto cordialmente
Diana Lanciotti
Vicepresidente Fondo Amici di Paco
Associazione Nazionale per la Tutela dei Cani