L’onorevole Gianni Mancuso (PDL), da sempre in prima linea per i diritti degli animali, si è fatto promotore di un appello contro il disegno di legge del senatore Orsi, di cui abbiamo parlato più indietro. Ecco il testo della mozione: “Esprimiamo grande preoccupazione per il contenuto della DDL sulla caccia, in discussione presso la Commissione Ambiente del Senato, che vede quale primo firmatario il Sen. Franco Orsi”. Questo il primo commento di un gruppo trasversale di deputati. “E’ molto grave abbassare l’età minima per poter praticare l’attività venatoria da 18 a 16 anni” continua la pattuglia di onorevoli aderenti all’Intergruppo parlamentare amici egli animali. Così si incentiva la cultura della morte nei giovani, che stanno formando la propria personalità. Altri punti assolutamente negativi sono: – La riproposizione della caccia con i richiami vivi; – La possibilità di cacciare sulla neve. “Auspichiamo che la discussione in Senato espunga queste barbarie fin dalle prime fasi della discussione, diversamente sarebbe un ritorno al medio evo”. I battaglieri parlamentari dell’Intergruppo animali mandano l’avviso ai colleghi cacciatori che, anche senza abusare delle doppiette, sarà battaglia dura. On. Gianni Mancuso (PDL) On. Barbara Mannucci (PDL) On. Andrea Sarubbi (PD) On. Gabriella Giammanco (PDL) On. Fiorella Ceccacci (PDL) On. De Nichilo Rizzoli Melania (PDL) A nome del Fondo Amici di Paco, la sua fondatrice Diana Lanciotti ha scritto all’onorevole Mancuso, ai firmatari dell’appello e ai membri della Commissione Ambiente, per comunicare il suo pieno sostegno all’iniziativa. Gent.mo onorevole Mancuso, leggo con soddisfazione la sua presa di posizione contro l’iniziativa del senatore Orsi. Un’iniziativa che stride con il sentire e il volere della maggioranza degli Italiani e con la normale evoluzione della specie umana. La cosa mi colpisce innanzitutto come elettrice, poi come amante degli animali e della natura in genere, e poi anche come persona che rispetta il creato ed è convinta che la specie umana non abbia il diritto di “divertirsi” cancellando la vita degli altri esseri viventi. Piccoli e grandi che siano. Proprio la scorsa estate ho vissuto un’esperienza straordinaria: ho infatti “convissuto” per 43 giorni con un piccolo di storno caduto dal nido, che ho allevato e poi rimesso in libertà. E’ stata un’esperienza emozionante, che mi ha fatto capire quanto, con l’umiltà, la rinuncia al tipico egoismo antropocentrico e tutte le presunzioni prettamente umane, si possa entrare in comunicazione con specie diverse da noi e creare una comprensione che va al di là dei limiti che, per comodo o arroganza, noi uomini ci poniamo troppo spesso. Sto scrivendo un libro su questa esperienza affascinante, commovente, magica, che mi ha insegnato tanto. Come già successe in precedenza, dopo aver adottato il mio Paco al canile, farò in modo che tante persone riflettano sul rapporto che l’uomo può e deve avere con gli animali. Augurerei a tutti di poter essere raggiunti da un’opportunità del genere: di salvare un piccolo essere vivente per poter capire quanto sia assurdo e disumano anche solo pensare di poter annientare una vita che, quando la stringi in pugno, ti fa capire quanto sia grande e meraviglioso il creato di cui non siamo che una piccola parte. Trovo tutto molto triste, anacronistico, fuori dal tempo. I tempi cambiano,. Forse sarebbe ora di mettere da parte i fucili e armarsi di binocoli. Si scoprirebbero cose meravigliose che ci farebbero capire quanto miseri siamo di fronte al mistero infinito della natura che molti, pur avendo le facoltà e l’intelligenza per farlo, si ostinano a voler ignorare. La ringrazio per questa presa di posizione e per tutto quanto fa a favore degli esseri più deboli e bisognosi. Con i miei più cordiali saluti Diana Lanciotti vicepresidente Fondo Amici di Paco P.S. Di seguito Le allego un passo tratto dal mio libro “Paco. Diario di un cane felice”, un testo venduto in migliaia di copie, giunto alla seconnda edizione dopo diverse ristampe, e adottato in numerose scuole per la valenza educativa che i professori gli attribuiscono. Noi “lavoriamo” tanto sui ragazzi per indurli a diventare adulti più consapevoli e rispettosi, ma se da parte delle istituzioni non arrivano gli stessi insegnamenti tutto rischia di essere vanificato. Ed ecco il testo. Dio li benedisse e disse loro: “Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra, soggiogatela e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e su ogni essere vivente che si muove sulla terra”. Forse è stato questo passo della Genesi ad aver alimentato sin dall’antichità qualche equivoco. E qualcuno ha creduto (a qualcuno ha fatto comodo credere) che l’Uomo potesse davvero essere il padrone assoluto dell’universo, che tutti gli esseri non umani della terra siano a disposizione di noi umani, affinché ne attingiamo a piene mani per nutrirci, servirci, allietarci. Ma, al giorno d’oggi, chi può davvero pensare che quella frase “dominate su…” voglia dire “fatene ciò che volete”? Il potere che ci è stato dato da Dio non va di certo convertito in abuso di potere. Attenzione a non travisare, anche se a volte farebbe comodo!… La superiorità e il potere di cui siamo stati investiti verso le altre creature della terra devono invece farci sentire responsabili nei loro confronti. Dobbiamo proteggerle e difenderle. All’ombra del potere, appunto, che ci è stato attribuito. Ma sono certa che col tempo, venuta meno, come sta venendo, la necessità primaria di uccidere gli animali per sfamarci, anche la Chiesa adeguerà i propri dettami a questo mutamento, chiarirà la propria posizione, cancellando il millenario equivoco; per ridare, invece, vigore agli insegnamenti di San Francesco. Colui che, forse per primo in ambito religioso, vide la purezza, la bontà, la dignità che albergano nel cuore e nell’anima anche della più umile delle creature terrene. Ciò che probabilmente vi vide anche Papa Paolo VI, quando affermò che “Un giorno rivedremo i nostri animali nell’eternità di Cristo”, e successivamente Giovanni Paolo II, quando disse: “C’è dunque un soffio, uno spirito che assomiglia al soffio e allo spirito di Dio. Gli animali non ne sono privi.” (da Paco. Diario di un cane felice – Diana Lanciotti, Paco Editore)
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