Vi ricordate? Proprio l’anno scorso, in questo periodo, grazie alla solidarietà di tanti “amici di Paco” riuscimmo a riscattare il bradipo detenuto in condizioni non idonee in un negozio e ad affidarlo a una struttura in cui il piccolo potesse ritrovare condizioni di vita ottimali. A distanza di un anno, abbiamo ricevuto altre due segnalazioni di un bradipo detenuto in un centro commerciale a Roma. Poichè dopo la vicenda dello scorso anno l’onorevole Francesca Martini, sottosegretario del ministero della Salute, espresse la sua volontà di definire una regolamentazione che impedisse la messa in commercio di specie esotiche, Diana Lanciotti, la fondatrice del Fondo Amici di Paco che l’anno scorso fu la promotrice dell’operazione “Salviamo il bradipo”, ha inviato una richiesta all’onorevole Martini per sapere quali misure siano state finora prese o siano previste per impedire la commercializzazione di tali animali.
Gent.ma dott.sa Martini, proprio l’anno scorso di questi tempi è balzato all’onore delle cronache il triste caso del bradipo detenuto in condizioni non consone in un negozio per animali. Il caso fu portato a conoscenza del pubblico da Edoardo Stoppa di Striscia la notizia e lei in proposito manifestì la sua volontà di intervenire con una regolamentazione, come si legge in questa dichiarazione diramata dal suo ufficio stampa: ANIMALI ESOTICI VENDUTI NEI NEGOZI: SOTTOSEGRETARIO MARTINI INVITA LE ISTITUZIONI COINVOLTE AD UN TAVOLO DI COORDINAMENTO “Non è ammissibile che per interessi economici e per l’insensibilità di alcune persone gli animali esotici vengano costretti in habitat inadeguati alle loro esigenze etologiche. E’ indispensabile regolamentare la detenzione di animali appartenenti a specie esotiche di cui allo stato attuale non è vietata la vendita, ma che necessitano di tutela”. In merito alla detenzione di un animale appartenente alla specie Choloepus (bradipo), segnalata durante la trasmissione televisiva “Striscia la Notizia” di martedì 1° dicembre u.s., il Sottosegretario alla Salute Francesca Martini ha immediatamente dato mandato alla Direzione Generale competente in materia di sanità e benessere animale del Ministero di convocare una riunione di coordinamento urgente tra il Ministero della Salute, il Ministero dell’Ambiente e Tutela del territorio e il Corpo Forestale dello Stato. Il Sottosegretario Martini ha dichiarato: “Considero inaccettabile la possibilità di poter commerciare sul territorio italiano animali esotici come il bradipo. Non è ammissibile che per interessi economici e per l’insensibilità di alcune persone questi animali siano costretti in habitat inadeguati alle loro esigenze etologiche. Mi auguro di non dover più vedere un bradipo, animale che in natura vive nelle foreste fluviali, “detenuto” all’interno di un esercizio di vendita da circa 6 mesi”. Il tavolo di coordinamento con il Ministero dell’Ambiente e Tutela del territorio e il Corpo Forestale dello Stato dovrà giungere ad una strategia condivisa.” Ufficio Stampa Settore Salute del Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Come Lei sa, il Fondo Amici di Paco, l’associazione per la tutela degli animali che ho avuto l’onore di fondare nel 1997, grazie a una gara di solidarietà tra i suoi sostenitori potrà riscattare il bradipo e affidarlo a una struttura che gli garantisse condizioni di vita ottimali, pur in cattività (era infatti impossibile restituirlo al suo habitat). In questo periodo stiamo ricevendo segnalazioni di altri bradipi detenuti in situazioni non idonee e per poter dare qualche risposta a questi appelli vorrei sapere a che decisioni è arrivato il tavolo di coordinamento con il Ministero dell’Ambiente e Tutela del territorio e il Corpo Forestale dello Stato e se si è giunti a una decisione che impedisca nel futuro (senza che siano sempre i privati cittadini o le associazioni o Striscia la notizia a dover intervenire) che a fini di puro commercio si detengano animali esotici in condizioni non idonee. In attesa di una risposta, Le allego le segnalazioni ricevute nei giorni scorsi via mail. La ringrazio per l’attenzione Diana Lanciotti presidente onorario Fondo Amici di Paco _____________________________________ Fondo Amici di Paco Associazione nazionale per la tutela degli animali Organizzazione di Volontariato – O.N.L.U.S. 25080 Padenghe sul Garda (BS) – Italy Tel. +39 030 9903142 Fax +39 030 5109170 diana.lanciotti@amicidipaco.it diana.lanciotti@dianalanciotti.it www.amicidipaco.it www.dianalanciotti.it Buonasera, mi chiamo Flavia e sono di Roma. Ieri passeggiavo in un centro commerciale (Parco Leonardo) e al suo interno ha appena aperto un mega negozio di animali. Sono entrata proprio in questo negozio e sono rimasta colpita negativamente dalla presenza, al centro del negozio, di un albero finto sui cui rami giaceva un bradipo. Ovviamente il bradipo non era in gabbia, ma libero di starsene sui rami dell albero, però non capisco come possa essere tollerabile costringere un animale a sentire tutto il giorno la confusione della gente che gli gira intorno e sono certa che raramente questo povero bradipo si senta libero e sicuro di scendere dal suo alberello di plastica! Un altra cosa che mi ha colpito è stata vedere un pipistrello in gabbia! Io dico quel povero animale esce di notte, col buio e se ne stava appeso in quella piccola gabbietta coi faretti addosso! Cosa si puo’ fare per fermare tutto questo? Ma perchè le persone si divertono a guardare gli animali bloccati in un contesto che non gli appartiene? Scusate, ho deciso di condividere con voi questo mio malessere, perchè facendolo con altre persone non mi sono sentita capita, anzi, hanno criticato il mio atteggiamento “moralista”. Grazie per l’attenzione, Flavia Salve, volevo raccontarvi una cosa che ho visto questo pomeriggio e che mi ha lasciata parecchio sconcertata. Facevo un giro in un centro commerciale qui vicino Roma, quando mi sono imbattuta in un negozio di animali. Adoro gli animali e odio vedere che vengono venduti come oggetti, ma la tentazione di entrare è stata forte. Girando fra piccoli squali, pesci tropicali, rettili di ogni tipo, cuccioli di cane (stanchi?) sdraiati con un filo di fiato, ad un certo punto mi imbatto in una sorta di “albero artificiale” al centro del negozio, attorno al quale si fermava parecchia gente ad osservare. Su un ramo di quest’albero infatti vedo un simpatico bradipo raggomitolato. L’area è recintata da una specie di staccionata dove son situati due cartelli: uno che spiega il comportamento e l’habitat naturale (il centro commerciale forse?) del bradipo, e un altro con scritto “BRADIPO NON IN VENDITA”. La cosa mi ha lasciata alquanto perplessa e tornando a casa ho voluto fare una ricerca su internet per sapere se la cosa fosse legale ed ecco qui come ho trovato il vostro sito. Vorrei appunto chiedere se tutto ciò è normale (secondo la legge italiana, per me non lo è a prescindere), se esiste un modo per tutelare quel povero animale che non mi pare proprio che sia nel suo habitat naturale, come devo muovermi e a chi devo rivolgermi. Grazie anticipatamente, Iolanda