LA FESTA DEL GATTO
Il 17 febbraio si celebra la giornata mondiale del gatto, la creatura fra tutte più capace di scatenare sentimenti contraddittori: amore sviscerato o al contrario acuta avversione, se non odio vero e proprio. Forse alla base di questa dicotomia sta quell’alone di magia e mistero, che difficilmente i cani (più paciocconi e trasparenti) possiedono ma che circonda in genere i gatti. Non a tutti può piacere un animale che, seppur domestico, se ne sta sulle sue, a volte ostenta un atteggiamento di regale superiorità e assoluto distacco dalle cose terrene (purché nei paraggi non ci sia qualche topolino o una ciotola piena di croccantini su cui avventarsi…)

IL LIBRO
Ad alcuni, invece, è proprio quell’essere affettuoso ma non servile, dolce con un pizzico di amaro, tenero con un retrogusto di selvatico a piacere da impazzire.
Ed è proprio quel mix superlativo di magia, dolcezza, mistero che ritroviamo, rimanendone incantati, nella gatta protagonista del nuovo libro di Diana Lanciotti: “La gatta che venne dal bosco” (Paco Editore). Una storia appassionante, piena di ironia, emozione, magia, che sta facendo impazzire i gattofili ma non solo.
L’autrice, scrittrice e giornalista conosciuta soprattutto per i suoi libri sugli animali e per essere la fondatrice del Fondo Amici di Paco (associazione alla quale viene devoluto il ricavato dei libri di Paco Editore), ci regala un’appassionante storia piena di ironia e spunti di riflessione dove, accanto a una nuova “star” dallo sguardo magnetico (“la Monica Bellucci dei gatti”), ritroviamo Paco e alcuni dei personaggi più amati dei suoi bestseller.LA TRAMA
In breve, la trama: nella famiglia di Diana e Gianni vivono tre opulenti persianoni, Mimì, Maciste e Qubì, che dividono il loro prezioso tempo tra ciotole, divani e coccole. E poi Paco, l’amatissimo trovatello divenuto testimonial del Fondo Amici di Paco, e in arrivo c’è Joy, che occuperà il posto lasciato vacante da Boris, l’angelo custode di Diana che molti hanno conosciuto nel libro “Boris, professione angelo custode”.
Non c’è posto per nessun altro, nessuno sente il bisogno di un altro componente a quattro zampe. E allora come mai un bel dì dal bosco spunta una gattina dagli occhi verdi come due smeraldi, che pare determinatissima a trasferirsi in casa di Diana e Gianni? E come mai la stessa gattina, così com’è arrivata, scompare e poi riappare esattamente un mese dopo? E come mai la stessa gattina appare e scompare, con misteriosa, puntuale e indecifrabile periodicità, ogni trenta giorni?
C’è di che appassionarsi a questa strana faccenda, soprattutto se la si pensa come Diana: “che ogni animale, così come ogni persona, entra nella nostra vita seguendo un preciso disegno del destino”. Ma qual è il disegno che ha portato la gatta dagli occhi di smeraldo a entrare, uscire e di nuovo entrare nella vita di Diana?
Narrata con stile brioso e quell’ironia mista a commozione e stupore che connotano tutti i libri di Diana Lanciotti, la storia della “gatta venuta dal bosco” appassiona come un film giallo, diverte come una giornata a Disneyland, commuove come una dichiarazione d’amore, fa riflettere come un saggio filosofico, ma sempre con leggerezza e allegria. Ancora una volta, grazie alla sua penna “magica” capace di fare di ogni storia un piccolo capolavoro, Diana Lanciotti ci offre uno spaccato della sua vita con gli animali, nel quale ritroveremo anche i protagonisti dei suoi libri di maggior successo: Paco, Boris e i tre persiani.
Un libro capace come pochi di far ridere, sorridere, emozionare, riflettere. Dimostrando, ancora una volta, che “se un gatto decide di fare qualcosa lo farà, che noi lo vogliamo o no”.
Con “La gatta che venne dal bosco” Diana Lanciotti si rivolge a tutti gli amanti dei gatti e a tutti gli appassionati delle sue memorabili storie di animali, come “Paco, il Re della strada” e “Boris, professione angelo custode”.

LA BENEFICENZA
La magia di questo libro sta anche nel fatto che, in seguito all’emergenza che ha colpito la Sardegna a causa delle piogge dello scorso novembre, Diana Lanciotti ha deciso di devolverne il ricavato ai rifugi sardi colpiti dall’alluvione.
La decisione è scaturita dalla stessa Diana, che subito si è recata nei luoghi più colpiti a portare la solidarietà e il sostegno (anche economico…) del Fondo Amici di Paco, così come da lei stessa riportato nel suo sito _L110 dopo la visita al Rifugio “I Fratelli Minori”di Olbia: “I recinti sono in ordine, puliti. Ma è laggiù in fondo, verso quella specie di lago che prima non c’era e ora c’è e chissà quanto c’impiegherà a prosciugarsi, che i recinti sono ancora deserti, senza un cane o una cuccia. Ed è lì che mi soffermo, in silenzio, e immaginando le ore terribili che devono aver passato, umani e cani, mi si stringe la gola. E allora, come sempre, inizio a fotografare.”
E ancora: “Il Fondo Amici di Paco ha già versato al rifugio di Olbia un contributo per l’acquisto delle cucce e aperto una sottoscrizione. E poi abbiamo deciso di devolvere al rifugio di Cosetta il ricavato delle vendite di “Occhi sbarrati- Reportage dal canile” (Diana Lanciotti, Paco Editore , n.d.r.). Mentre il ricavato del mio nuovo libro “La gatta che venne dal bosco” verrà destinato per aiutare gli altri rifugi sardi, tra cui l’Arca Sarda di Santa Teresa Gallura, a sua volta inondato, per il quale il Fondo Amici di Paco si è accollato le spese di tutti i lavori di ripristino e messa in sicurezza.”
Ma dopo quasi tre mesi dal disastro, l’emergenza non è ancora rientrata, e c’è ancora tanto da fare per la Sardegna.
“Anche se stampa e tv ormai se ne sono dimenticati” scrive ancora Diana “dopo l’alluvione del 18 novembre i problemi in Sardegna sono ancora in gran parte da risolvere. C’è ancora bisogno di aiuto, per umani e animali. E noi stiamo cercando di darci da fare, per quel che ci compete. Non li abbiamo abbandonati. Per poter aiutare questi due e gli altri rifugi sardi in difficoltà, abbiamo perciò deciso di destinare all’emergenza Sardegna il ricavato delle vendite di “Occhi sbarrati” e “La gatta che venne dal bosco” per tutto il 2014.”
“Non sono solita fare appelli”, conclude Diana, “ma in questo caso vi chiedo personalmente aiuto per la Sardegna: aiutateci ad aiutarli. Fatelo per me, che ho visto di persona la situazione dei cani e dei gatti sardi e sto male all’idea dell’inverno che li aspetta, dopo un autunno così terribile. Non fateci mancare il vostro aiuto.”
Comprare i due libri di Diana significa dare una mano a chi sta vivendo momenti di grande difficoltà, e anche i volontari che si sono impegnati tanto per salvare la vita di centinaia di animali. E in particolare, comprando e regalando “La gatta che venne dal bosco” si rende omaggio a un animale che condivide la nostra vita da secoli, mantenendo la sua profonda e spiccata personalità. Tanto da farcene innamorare perdutamente.
Evviva i gatti! Soprattutto quando, come in questo caso, aiutano i gatti e anche i cani in difficoltà.

La gatta che venne dal bosco
Diana Lanciotti
Paco Editore
192 pagine – Prezzo 16 euro
Il nuovo libro di Diana Lanciotti può essere acquistato sul sito _L112 _L111 o contattando direttamente Paco Editore: tel. 030 9900732, fax 030 5109170, _L113 .
Si può ordinare anche nelle migliori librerie (in questo caso il ricavato per la beneficenza è però inferiore).
È disponibile anche una locandina per promuovere l’iniziativa.

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